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mercoledì 5 gennaio 2011

IL CUORE EL CORAZON

TERZA PARTE

IL CUORE
Il cuore è l’organo principale dell’apparato circolatorio. Si intende per apparato circolatorio un sistema composto da una pompa, il cuore, e da tubi, i vasi sanguigni (arterie, vene, capillari, linfatici), distribuiti in ogni parte ed organo del corpo umano.

La circolazione sanguigna ci consente di portare a ciascuna cellula del nostro organismo l’ossigeno e le sostanze nutritive: aminoacidi, zuccheri, grassi. Il cuore è un muscolo cavo che si contrae spontaneamente e ritmicamente e, con tali contrazioni, attraverso un sistema di valvole, assicura la progressione del sangue in due circuiti, detti circolo polmonare o piccola circolazione e circolo sistemico o grande circolazione.
La piccola circolazione trasporta sangue venoso, ricco di anidride carbonica, dal cuore ai polmoni, dove il sangue viene purificato e riportato al cuore ossigenato. Dal cuore a sua volta parte la grande circolazione che porta il sangue arterioso all’organismo per cedere l’ossigeno e riempirsi di anidride carbonica, quindi ritornare al cuore come sangue venoso per entrare nel piccolo circolo e purificarsi. All’interno del cuore il sangue ossigenato arterioso non si mescola con il sangue venoso, ricco di anidride carbonica. Se si taglia il cuore longitudinalmente lo si vedrà diviso in due parti da un setto verticale: una parte destra o cuore venoso perché contiene il sangue venoso, l’altra sinistra o cuore arterioso che contiene il sangue ossigenato. Le due cavità superiori si chiamano atri, quelle inferiori ventricoli.
Anatomia




Il cuore è situato nel torace, più esattamente nel mediastino, la parte della cavità toracica che si trova fra i polmoni.
Il pericardio è composto da due foglietti: un foglietto aderisce al cuore (epicardio), l’altro foglietto parte dall’epicardio e circonda il cuore (pericardio propriamente detto), in modo da formare una cavità virtuale che consente al cuore di muoversi liberamente durante la contrazione cardiaca. All’interno della cavità cardiaca, la parete è ricoperta da una membrana chiamata endocardio .
La forma ricorda un cono, la cui base è però situata in alto, con l’apice rivolto in basso, verso sinistra. Le dimensioni nell’uomo adulto sono variabili, anche in funzione del riempimento del cuore, misurano in media 13 cm longitudinalmente, dalla punta al margine superiore degli atri, 11 cm trasversalmente, con uno spessore massimo di 8 cm dalla colonna vertebrale allo sterno. Le dimensioni sono leggermente inferiori nel sesso femminile. Ha un peso di circa 300 grammi, con variazioni individuali e di sesso. Nell’adulto maschio il peso è compreso fra 280 e 340 grammi, nell’adulto di sesso femminile è compreso fra 230 e 280 grammi. L’insieme delle sue cavità, quando sono rilasciate, contiene un po’ meno di 500 millilitri di sangue.
Il cuore, trasversalmente, viene diviso in due parti da un solco trasversale, il solco coronario od
atrioventricolare che separa gli atri , disposti superiormente al solco, dai ventricoli , disposti inferiormente. Gli atri sono due, uno destro ed uno sinistro, separati da un solco longitudinale, detto solco interatriale . Anche i ventricoli sono due, uno destro ed uno sinistro e sono separati da due solchi longitudinali, uno anteriore ed uno posteriore, detti solchi interventricolari.
Nella superficie esterna del cuore si descrivono una faccia anteriore o sternocostale, una faccia posteroinferiore o diaframmatica, una base, un apice. La base del cuore è formata dalla faccia postero-superiore dei due atri, è in rapporto con l’aorta discendente e l’esofago ed è situata in corrispondenza delle 5°- 8° vertebre toraciche. Si trova in corrispondenza dell’atrio destro l’orifizio di sbocco della vena cava superiore ed inferiore. In corrispondenza dell’atrio sinistro si trova l’orifizio di sbocco delle vene polmonari di destra e di sinistra.
L’apice del cuore è formato dal ventricolo sinistro, è in rapporto con il polmone, in corrispondenza del 5° spazio intercostale di sinistra. Mentre le cavità destre e sinistre non comunicano fra loro, le due cavità che compongono il cuore destro e quello sinistro comunicano fra di loro. Ogni metà infatti comprende un atrio ed un ventricolo che sono fra loro in comunicazione mediante l’orifizio atrioventricolare. I due orifizi controllano il passaggio del sangue per mezzo di valvole che permettono il flusso di sangue dagli atri ai ventricoli, mentre ne bloccano il reflusso. L’orifizio atrioventricolare destro è provvisto da una valvola chiamata tricuspide, in quanto possiede tre cuspidi (lembi a forma di punte), l’orifizio atrioventricolare sinistro è provvisto da una valvola chiamata mitrale, in quanto possiede due cuspidi. All’interno dei ventricoli si trovano delle strutture colonnari, i muscoli papillari, il cui compito è di collegare l’apice e le pareti dei ventricoli ai lembi delle valvole atrioventricolari, ai quali si fissano mediante dei tendini, detti corde tendinee.
I ventricoli presentano oltre agli orifizi atrioventricolari, dei forami arteriosi: nel ventricolo destro si trova il forame per l’arteria polmonare, nel ventricolo sinistro il forame per l’aorta . Gli osti arteriosi sono forniti di valvole, formate ciascuna da tre lembi semilunari, per questo motivo vengono chiamate valvole semilunari.
Il cuore si può proiettare sulla parete toracica anteriore in un’area chiamata aia cardiaca. La rappresentazione di questa regione ha finalità pratiche in quanto, mediante l’esame obiettivo, si può valutare la normalità morfologiche e fisiologiche. Ad esempio, mediante la percussione si può valutare le dimensioni cardiache e mediante l’ascultazione si possono apprezzare i toni cardiaci, rumori che si originano dal flusso di sangue che scorre attraverso gli osti cardiaci. I toni si ascoltano su particolari punti del torace, detti focolai di ascoltazione. Il focolaio mitralico , si apprezza in una regione detta l’itto della punta , corrispondente all’apice del cuore, ed è apprezzabile nel 5° spazio intercostale: il rumore è dovuto alla contrazione del ventricolo sinistro. Il focolaio tricuspidale si apprezza nel 5° spazio intercostale destro in prossimità dello sterno: in questa sede si apprezza il rumore dato dalla contrazione del ventricolo destro. Il focolaio polmonare si apprezza nel 2° spazio intercostale sinistro in prossimità dello sterno: il rumore è dovuto principalmente all’attività dell’arteria polmonare. Il focolaio aortico si apprezza all’estremo costale del 2° spazio intercostale destro: il rumore è dovuto all’attività aortica. Mediante l’aia cardiaca possiamo così individuare i punti corrispondenti agli osti arteriosi (polmonare ed aortico) e venosi (orifizi atrioventricolari destro e sinistro).


 Fisiologia
Si è detto che il cuore si contrae spontaneamente e ritmicamente. Questa attività, è mantenuta da stimoli elettrici che originano nel cuore stesso, nel cosiddetto tessuto o sistema di conduzione. Questo tessuto è formato da fibre muscolari, il cui compito non è di contrarsi ma di produrre automaticamente la trasmissione di stimoli elettrici che comportano l’eccitazione e la contrazione miocardica.
Lo stimolo elettrico nasce dal nodo del seno , che si trova nell’atrio destro in corrispondenza della vena cava superiore. Viene chiamato nodo perché gli elementi muscolari che lo costituiscono presentano una disposizione a gomitolo o a nodo. Gli stimoli elettrici si trasmettono successivamente al tessuto muscolare dell’atrio provocandone l’attivazione e la contrazione dell’atrio. L’eccitazione raggiunge quindi il nodo atrio -ventricolare, situato nel setto interatriale. Da qui parte un nuovo impulso elettrico che si propaga attraverso delle fibre specializzate appartenenti al fascio di His, situato nel setto interventricolare. Il fascio di His si divide in due branche destra e sinistra che sotto l’endocardio ventricolare formano una rete detta rete di Purkinje. Normalmente il nodo del seno impone il suo ritmo a tutto il muscolo cardiaco e questo ritmo è detto sinusale. Il ritmo sinusale corrisponde ad una frequenza cardiaca di circa 70-75 battiti al minuto. Esistono altri centri capaci di automatismo, cioè in grado di far contrarre il cuore spontaneamente secondo una determinata frequenza, e questi centri sono caratterizzati dal determinare una frequenza cardiaca minore.
Diversi fattori possono influenzare il nodo del seno, provocando variazioni della frequenza cardiaca. Ad esempio il sistema nervoso simpatico aumenta la frequenza, mentre il sistema nervoso parasimpatico la rallenta. La trasmissione degli stimoli elettrici produce delle correnti che vengono comunemente registrate con l’elettrocardiogramma.
Il cuore funziona come una pompa aspirante e premente in cui l’energia necessaria viene fornita dalla contrazione del muscolo cardiaco stesso. Il fine della pompa è di mantenere la circolazione del sangue nel letto vascolare arterioso, capillare e venoso. Si pensi che il cuore pompa cinque litri di sangue al minuto e che questa quantità può essere raddoppiata se subentra un’attività fisica, fino ad arrivare, in condizioni di sforzo fisico intenso, a pompare venti litri di sangue al minuto.
Si chiama rivoluzione cardiaca il ciclo completo di lavoro che il cuore compie attraverso due fasi distinte, che si susseguono continuamente: fase di contrazione, detta sistole, e fase di rilasciamento o di riposo, detta diastole. La funzione di pompa del cuore è assicurata dalla parete muscolare e dal sistema valvolare. Il miocardio, quando si contrae, crea una pressione nel sangue contenuto nelle cavità cardiache; questo sangue per mezzo delle valvole viene spinto dal cuore ai due grossi tronchi che da questo si originano: l’aorta e il tronco polmonare. Il sistema valvolare ha la caratteristica di consentire il passaggio in una sola direzione. Gli atri funzionano come una specie di serbatoio di raccolta del sangue proveniente dalla periferia del nostro corpo (atrio destro), o dai polmoni (atrio sinistro). Dagli atri il sangue passa nei ventricoli che costituiscono la pompa cardiaca vera e propria, essi lavorano contraendosi in maniera da raggiungere pressioni più alte, allo scopo di spingere il sangue nell’aorta o nel tronco polmonare. Il miocardio ventricolare è perciò
maggiormente sviluppato, presentando uno spessore molto maggiore rispetto agli atri. E’ importante sottolineare che i ventricoli lavorano ad alte pressioni, mentre gli atri a bassissime pressioni.
Si è detto che il cuore lavora come una pompa caratterizzata da una fase di contrazione e da una di rilasciamento. Le valvole atrio-ventricolari, che separano gli atri dai ventricoli, si aprono nella fase di rilasciamento ventricolare, diastole, e permettono ai ventricoli di riempirsi del sangue accumulato negli atri, successivamente queste valvole si chiudono, ciò coincide con la fase di contrazione dei ventricoli, la sistole, cosicché il sangue non possa refluire negli atri. La progressione verso i grossi vasi è assicurata invece dall’apertura delle valvole semilunari aortica e polmonare che avviene nella fase di sistole: in questa fase i ventricoli che si contraggono raggiungono pressioni di circa 125 millimetri di mercurio. Le valvole semilunari dell’aorta e del tronco polmonare si chiuderanno, invece, nella fase di diastole per impedire il reflusso di sangue nei ventricoli.


Il mantenimento della circolazione e della sua funzione, cioè quella di trasportare il sangue, avviene solo se è presente una certo livello di pressione. Nelle arterie il sangue scorre sotto la spinta diretta della contrazione cardiaca; nei capillari e nelle vene il sangue scorre perché esiste una differenza di pressione tra i capillari e gli atri (a livello degli atri la pressione è quasi nulla). Il mantenimento della pressione dipende anche dalla contrazione delle pareti dei vasi, dalla contrazione dei muscoli scheletrici che favorisce il ritorno venoso e dalla quantità di sangue circolante.

La pressione arteriosa che si misura è la pressione esistente nel complesso del sistema circolatorio. La pressione arteriosa massima corrisponde alla fase sistolica, la pressione minima corrisponde alla fase diastolica. Si può cogliere l’importanza di mantenere una pressione arteriosa adeguata se si pensa che un calo pressorio improvviso provoca in un individuo la perdita della coscienza. La pressione arteriosa ha il compito di assicurare la circolazione del sangue e, in seguito ad una riduzione importante, non arriva più sangue al cervello; ecco perché si ha la perdita di coscienza, che in condizioni estreme può portare a collasso cardiocircolatorio e morte.
Arterie e vene
I vasi sanguigni che dal cuore si diramano verso le parti periferiche del corpo sono le arterie.
Le arterie, che hanno un diametro massimo di 25-30 millimetri, allontanandosi dal cuore si ramificano e diventano sempre più piccole, fino a diventare delle arteriole, il cui diametro medio è di 0,2 millimetri. Le arteriole si continuano in vasi più sottili detti capillari arteriosi, che hanno un diametro piccolissimo, 7-30 micron (1 micron corrisponde ad un millesimo di millimetro). I capillari arteriosi sboccano nei capillari venosi e quindi nelle vene. Le vene hanno un percorso opposto alle arterie, infatti convergono dai tessuti e dagli organi periferici al cuore. Le vene raccolgono il sangue dopo che ha ceduto l’ossigeno e le sostanze nutritive alle cellule e dopo che ha raccolto le sostanze ed i gas di rifiuto dai tessuti.
Come si è detto, il cuore può essere suddiviso funzionalmente in cuore destro e sinistro. Il cuore destro riceve sangue dal corpo e lo pompa nei polmoni.
Precisamente il flusso sanguigno che arriva dalla periferia viene raccolto dalla vena cava superiore ed inferiore e da queste vene il sangue entra nell’atrio destro, viene spinto nel ventricolo destro, e tramite il tronco dell’arteria polmonare entra nei polmoni per ossigenarsi (ricordiamo che il cuore destro contiene solo sangue venoso, quindi ricco di anidride carbonica). Si parla di piccola circolazione per indicare la circolazione sanguigna che raccoglie il sangue venoso dal cuore destro e, dopo averlo ossigenato negli alveoli polmonari, lo trasporta nuovamente al cuore sinistro. Ne fanno parte il tronco polmonare che successivamente si divide nell’arteria polmonare destra e sinistra che raggiungono il polmone corrispondente e le vene polmonari che riportano il sangue purificato all’atrio sinistro. Nella circolazione polmonare, invece, il cuore sinistro riceve il sangue ricco di ossigeno dai polmoni e lo pompa poi a tutto il corpo. Precisamente il sangue ossigenato dai polmoni viene immesso nell’atrio sinistro dalle vene polmonari: l’atrio sinistro pompa il cuore nel ventricolo sinistro e da qui, mediante un’arteria, l’aorta, viene immesso nella circolazione generale. Il cuore sinistro contiene solo sangue arterioso, cioè ossigenato. Si parla di grande circolazione per indicare la circolazione che parte dal cuore e trasporta alla periferia il sangue ricco di ossigeno.
Il tronco da cui derivano tutte le arterie della grande circolazione è l’aorta. L’aorta origina dal ventricolo sinistro, discende addossata alla colonna vertebrale, percorrendo prima la cavità toracica poi la cavità addominale, dove a livello della quarta vertebra lombare termina nelle arterie iliache. L’aorta viene comunemente divisa in tre porzioni: aorta ascendente, che è il tratto compresa dal cuore alla metà del sterno e da cui si dipartono le arterie coronarie, arco dell’aorta e aorta discendente, che comprende l’aorta toracica e l’aorta addominale. Dall’aorta originano le arterie che portano il sangue a tutto l’organismo.
Il cuore ha le pareti muscolari altamente vascolarizzate per poter rispondere ad un aumento del fabbisogno di nutrimento come avviene in caso di uno sforzo fisico intenso. Il miocardio è irrorato da un sistema di arterie denominate coronarie. Esse si originano all’origine dell’aorta ascendente, nei seni aortici di Valsalva. Le coronarie sono due: coronaria destra e sinistra. Decorrono sulla superficie del cuore dividendosi in rami sempre più piccoli che penetrano nelle varie parti del cuore. La coronaria sinistra dopo un breve tratto iniziale detto tronco comune si divide in due rami: ramo interventricolare anteriore e ramo circonflesso. Si può dire grossolanamente che questi rami ossigenano la parte sinistra del cuore, mentre la parte destra è irrorata dalla coronaria destra.



 

martedì 4 gennaio 2011

APARATO CIRCULATORIO Y EL CORAZON

  EL APARATO CIRCULATORIO Y EL CORAZON

Con cada latido, el corazón envía sangre a todo nuestro cuerpo transportando oxígeno y nutrientes a todas nuestras células. Cada día, 2.000 galones (7.571 litros) de sangre viajan a través de aproximadamente 60.000 millas (96.560 kilómetros) de vasos sanguíneos que se ramifican y entrecruzan, uniendo las células de nuestros órganos y las partes del cuerpo. El recurso vital de nuestro cuerpo es el corazón y el aparato circulatorio (también denominado sistema cardiovascular), que incluye desde el laborioso corazón hasta nuestras arterias más gruesas e incluso capilares tan delgados que sólo se pueden ver con un microscopio.

¿Qué son el aparato circulatorio y el corazón?
El aparato circulatorio está conformado por el corazón y los vasos sanguíneos, incluyendo las arterias, las venas y los capilares. Nuestro cuerpo, en realidad, tiene dos aparatos circulatorios: la circulación pulmonar es un circuito breve que va del corazón a los pulmones y de regreso al corazón, y la circulación sistémica (el aparato que solemos considerar nuestro aparato circulatorio) envía sangre desde el corazón a todas las partes de nuestro cuerpo y después vuelve a traerla al corazón.
El corazón es el órgano clave del aparato circulatorio. La principal función de esta bomba muscular hueca es bombear sangre a todo el cuerpo. Generalmente, late entre 60 y 100 veces por minuto, pero de ser necesario, puede hacerlo mucho más rápido. Late aproximadamente 100.000 veces por día, más de 30 millones de veces por año y aproximadamente 2.500 millones de veces a lo largo de una vida de 70 años.
El corazón recibe mensajes del cuerpo que le indican cuándo bombear más o menos sangre, dependiendo de las necesidades de la persona. Cuando estamos durmiendo, bombea sólo lo suficiente como para proporcionar la cantidad de oxígeno que necesita el cuerpo en descanso. Cuando hacemos ejercicio, o estamos asustados, nuestro corazón bombea con más rapidez para aumentar el suministro de oxígeno.
El corazón tiene cuatro cavidades rodeadas por gruesas paredes de músculo. Se encuentra entre los pulmones y sobre el sector izquierdo de la cavidad torácica. La parte inferior del corazón se divide en dos cavidades denominadas ventrículos derecho e izquierdo, que bombean sangre hacia el exterior del corazón. Los ventrículos están divididos por una pared denominada tabique interventricular.
La parte superior del corazón está formada por otras dos cavidades denominadas aurícula derecha e izquierda. Las aurículas derecha e izquierda reciben la sangre que ingresa en el corazón. Una pared denominada tabique interauricular divide la aurícula derecha de la izquierda, las cuales están separadas de los ventrículos por las válvulas auriculoventriculares. La válvula tricúspide separa la aurícula derecha del ventrículo derecho, y la válvula mitral separa la aurícula izquierda del ventrículo izquierdo.
Otras dos válvulas cardíacas separan los ventrículos y los grandes vasos sanguíneos que transportan la sangre que sale del corazón. Estas válvulas se denominan válvula pulmonar, que separa el ventrículo derecho de la arteria pulmonar que lleva a los pulmones, y válvula aórtica, que separa el ventrículo izquierdo de la aorta, el vaso sanguíneo más extenso del cuerpo.
Los vasos sanguíneos que transportan la sangre hacia el exterior del corazón se denominan arterias. Son los vasos sanguíneos más gruesos, con paredes musculares que se contraen para transportar la sangre desde el corazón y a través del cuerpo. En la circulación sistémica, se bombea sangre rica en oxígeno desde el corazón hacia el interior de la aorta. Esta enorme arteria se curva hacia arriba y hacia atrás desde el ventrículo izquierdo, luego se dirige por delante de la columna hacia el interior del abdomen. En la parte inicial de la aorta, se separan dos arterias coronarias que se dividen en una red de arterias más pequeñas que proporcionan oxígeno y nutrientes a los músculos del corazón.
A diferencia de la aorta, la otra arteria principal del cuerpo, la arteria pulmonar, transporta sangre con bajo contenido de oxígeno. Desde el ventrículo derecho, la arteria pulmonar se divide en ramificaciones derechas e izquierdas, en dirección a los pulmones, donde la sangre toma oxígeno.
Las paredes de las arterias

Las paredes de las arterias tienen tres membranas:
el endotelio o túnica íntima se encuentra en la parte interna y proporciona un recubrimiento suave para que la sangre fluya a medida que se desplaza por la arteria;
la túnica media es la parte media de la arteria, conformada por una capa de músculos y tejido elástico;
la túnica adventicia es la cubierta resistente que protege la parte externa de la arteria.
A medida que se alejan del corazón, las arterias se ramifican en arteriolas, que son más pequeñas y menos elásticas.
Los vasos sanguíneos que transportan la sangre de regreso al corazón se denominan venas. No son tan musculares como las arterias, pero contienen válvulas que evitan que la sangre fluya en dirección inversa. Las venas cuentan con las mismas tres membranas que las arterias, pero son más delgadas y menos flexibles. Las dos venas más largas son la vena cava superior e inferior. Los términos superior e inferior no significan que una vena es mejor que la otra, sino que están ubicadas por encima y por debajo del corazón.
Una red de diminutos capilares conecta las arterias y las venas. Si bien son diminutos, los capilares constituyen una de las partes más importantes del aparato circulatorio porque es a través de ellos que se envían los nutrientes y el oxígeno a las células. Además, los productos de desecho ?tales como el dióxido de carbono? también se eliminan por medio de los capilares.
¿Qué hacen el aparato circulatorio y el corazón?
El aparato circulatorio trabaja en forma conjunta con otros aparatos del cuerpo. Suministra oxígeno y nutrientes a nuestro cuerpo trabajando junto con el aparato respiratorio. Al mismo tiempo, el aparato circulatorio ayuda a transportar los desechos y el dióxido de carbono al exterior del cuerpo. Las hormonas (producidas por el sistema endocrino) también son transportadas por medio de la sangre en nuestro aparato circulatorio. Dado que son los mensajeros químicos del cuerpo, las hormonas transfieren información e instrucciones de un conjunto de células a otro. Por ejemplo, una de las hormonas que produce el corazón ayuda a controlar la liberación de sal del cuerpo que realizan los riñones.
¿Alguna vez se detuvo a pensar en el proceso que realiza el corazón de su hijo? Esto es lo que ocurre. Un latido completo conforma un ciclo cardíaco, que consta de dos fases. Cuando el corazón late, los ventrículos se contraen (esto se denomina sístole), y envían sangre a la circulación pulmonar y sistémica. Éstos son los sonidos que oímos al escuchar un corazón. Después, los ventrículos se relajan (esto se denomina diástole) y se llenan de sangre proveniente de las aurículas.
Un sistema de conducción eléctrico único en el corazón provoca los latidos con su ritmo regular. El nodo sinoauricular (SA), una pequeña zona de tejido en la pared de la aurícula derecha, envía una señal eléctrica para comenzar la contracción del músculo cardíaco. Este nodo se denomina "marcapasos del corazón", porque fija la velocidad del latido y hace que el resto del corazón se contraiga a su ritmo. Estos impulsos eléctricos hacen contraer primero a las aurículas y después se trasladan hacia abajo en dirección al nodo auriculoventricular (AV), que actúa como una estación de relevo. Desde allí, la señal eléctrica viaja a través de los ventrículos derecho e izquierdo, haciéndolos contraer y expulsando la sangre hacia el interior de las arterias principales.
En la circulación sistémica, la sangre se traslada desde el ventrículo izquierdo a la aorta y hacia todos los órganos y tejidos del cuerpo y después regresa a la aurícula derecha. Las arterias, los capilares y las venas del aparato circulatorio sistémico son canales a través de los cuales tiene lugar este largo viaje. Una vez en las arterias, la sangre fluye hacia las arteriolas y después hacia los capilares. Mientras se encuentra en los capilares, el flujo sanguíneo proporciona oxígeno y nutrientes a las células del cuerpo y recoge los materiales de desecho. Después la sangre regresa a través de los capilares hacia las vénulas, y más tarde a venas más grandes, hasta llegar a la vena cava. La sangre de la cabeza y los brazos regresa al corazón a través de la vena cava superior, y la sangre de las partes inferiores del cuerpo regresa a través de la vena cava inferior. Ambas venas cavas llevan esta sangre sin oxígeno a la aurícula derecha. Desde aquí, la sangre pasa a llenar el ventrículo derecho, lista para ser bombeada a la circulación pulmonar en busca de más oxígeno.
En la circulación pulmonar, se bombea sangre con bajo contenido de oxígeno pero alto contenido de dióxido de carbono del ventrículo derecho a la arteria pulmonar, que se ramifica en dos direcciones. La ramificación derecha va hacia el pulmón derecho, y viceversa. En los pulmones, estas ramificaciones se subdividen en capilares. La sangre fluye más lentamente a través de estos pequeños vasos, dando tiempo al intercambio de gases entre las paredes capilares y los millones de alvéolos, los diminutos sacos de aire de los pulmones. Durante este proceso, denominado "oxigenación", el flujo sanguíneo obtiene oxígeno. El oxígeno se une a una molécula de los glóbulos rojos, denominada "hemoglobina". La sangre recién oxigenada abandona los pulmones a través de las venas pulmonares y se dirige nuevamente al corazón. Ingresa en el corazón por la aurícula izquierda, después llena el ventrículo izquierdo para ser bombeada a la circulación sistémica.
Problemas que surgen por el mal funcionamiento del aparato circulatorio y el corazón

Los problemas con el aparato cardiovascular son comunes; más de 64 millones de norteamericanos tienen algún tipo de problema cardíaco. Pero los problemas cardiovasculares no afectan únicamente a personas mayores: muchos problemas del aparato circulatorio y el corazón afectan también a niños y adolescentes.
Los problemas circulatorios y del corazón se agrupan en dos categorías: congénitos, lo que significa que el problema estaba presente en el momento del nacimiento, y adquiridos, lo que significa que los problemas se desarrollaron en algún momento de la infancia, la niñez, la adolescencia o la vida adulta.
Los defectos congénitos. Los defectos congénitos del corazón son anomalías en la estructura del corazón que están presentes en el momento del nacimiento. Aproximadamente ocho de cada 1.000 recién nacidos presentan defectos congénitos del corazón que van de leves a severos. Los defectos congénitos del corazón se presentan durante el desarrollo del feto en el útero materno y, generalmente, no se sabe por qué surgen. Algunos defectos congénitos del corazón, si bien no la mayoría, son provocados por alteraciones genéticas. Sin embargo, lo que todos los defectos cardíacos congénitos tienen en común es que implican un desarrollo anormal o incompleto del corazón.
Una señal común de un defecto congénito del corazón es un soplo del corazón. Un soplo del corazón es un sonido anormal (como el sonido de un soplido o silbido) que se detecta al escuchar el corazón. Generalmente, los doctores detectan los soplos del corazón cuando escuchan el corazón con un estetoscopio durante un examen de rutina. Los soplos son muy comunes en los niños y pueden ser provocados por defectos cardíacos congénitos o por otros problemas del corazón.
Los siguientes son defectos cardíacos adquiridos:
Arritmia. Las arritmias cardíacas, también denominadas "disritmias", son anomalías en el ritmo del corazón. Las arritmias pueden ser causadas por un defecto congénito del corazón o pueden ser adquiridas después. Una arritmia puede hacer que el ritmo del corazón sea irregular, anormalmente rápido o anormalmente lento. Las arritmias pueden presentarse a cualquier edad y se pueden descubrir durante un examen físico de rutina. Dependiendo del tipo de desorden del ritmo que tenga una persona, las arritmias se tratan con medicación, cirugía o marcapasos.
Cardiomiopatía. La cardiomiopatía es una enfermedad crónica que debilita el músculo cardíaco (el miocardio). Generalmente, esta enfermedad afecta primero las cavidades inferiores del corazón, los ventrículos, y después progresa y daña las células del músculo e incluso los tejidos que rodean el corazón. En sus manifestaciones más severas, esta enfermedad puede provocar un paro cardíaco e incluso la muerte. La cardiomiopatía es la principal causa de trasplantes de corazón en niños.
Enfermedad arteriocoronaria. La afección cardíaca más común en los adultos, la enfermedad arteriocoronaria, es provocada por la arterosclerosis. En las paredes internas de las arterias coronarias (los vasos sanguíneos que proveen al corazón), se forman depósitos de grasa, calcio y células muertas, denominadas "placas arteroscleróticas", que interfieren con el flujo sanguíneo normal. El flujo sanguíneo al músculo cardíaco puede llegar a detenerse si se forma un trombo, o coágulo, en un vaso coronario, lo cual puede provocar un ataque cardíaco. En un ataque cardíaco (también conocido como infarto de miocardio), el corazón sufre un daño por la falta de oxígeno, y a menos que el flujo de sangre se reanude en minutos, el daño al músculo aumenta y la capacidad del corazón de bombear sangre puede verse comprometida. Si el coágulo se puede disolver en unas pocas horas, se puede reducir el daño al corazón. Los ataques al corazón no son frecuentes en niños y adolescentes.
Colesterol elevado

Hiperlipidemia/hipercolesterolemia (colesterol elevado). El colesterol es una sustancia cerosa que se encuentra en las células del cuerpo, en la sangre y en algunos alimentos. El exceso de colesterol en la sangre, también conocido como "hipercolesterolemia" o "hiperlipidemia", es uno de los principales factores de riesgo para las enfermedades del corazón y puede llevar a un ataque cardíaco.
El colesterol se transporta en el flujo sanguíneo por medio de las lipoproteínas. Los tipos más importantes de lipoproteínas son: las lipoproteínas de baja densidad (LDL) y las lipoproteínas de alta densidad (HDL). Los altos niveles de colesterol LDL (colesterol malo) aumentan el riesgo de que una persona sufra una enfermedad coronaria y un derrame cerebral, mientras que los niveles elevados de colesterol HDL (colesterol bueno) sirven de protección para estos mismos riesgos.
Un análisis de sangre puede indicar si el colesterol de una persona es demasiado elevado. El nivel de colesterol de un niño es normal si se encuentra entre 170 y 199 mg/dL y se considera elevado si supera los 200 mg/dL.
Aproximadamente el 10% de los adolescentes de entre 12 y 19 años tienen niveles elevados de colesterol que los ponen en mayor riesgo de adquirir una enfermedad cardiovascular.
Hipertensión (presión sanguínea elevada). La hipertensión ocurre cuando la presión sanguínea de una persona es significativamente superior al nivel normal. Con el tiempo, puede provocar daños al corazón y las arterias, así como a otros órganos del cuerpo. Los síntomas de la hipertensión incluyen dolores de cabeza, sangrado de la nariz, mareos y náuseas. Los infantes, niños y adolescentes pueden tener presión sanguínea elevada, que puede ser causada por factores genéticos, por el exceso de peso, la dieta, la falta de ejercicio y las enfermedades del corazón o los riñones.
Enfermedad de Kawasaki. La enfermedad de Kawasaki (también conocida como síndrome mucocutáneo ganglionar) afecta las membranas de la mucosa (el recubrimiento de la boca y los pasajes respiratorios), la piel y los ganglios (parte del sistema inmunológico). La enfermedad de Kawasaki también puede provocar vasculitis, que es una inflamación de los vasos sanguíneos. Esto puede afectar a todas las arterias principales del cuerpo; incluyendo las arterias coronarias, que suministran sangre al corazón. También puede provocar una inflamación del músculo cardíaco, una afección denominada miocarditis. Cuando las arterias coronarias se inflaman, un niño puede desarrollar aneurismas, que son zonas debilitadas e hinchadas en las paredes de las arterias. Esto aumenta el riesgo de formación de un coágulo sanguíneo en esta zona debilitada, que puede bloquear la arteria, y posiblemente provocar un ataque al corazón. Además de las arterias coronarias, se puede inflamar el músculo cardíaco, el revestimiento, las válvulas y la membrana externa que rodea el corazón. Pueden presentarse arritmias (cambios en el patrón normal de los latidos) o causar el funcionamiento anormal de algunas válvulas del corazón. En los Estados Unidos, la enfermedad de Kawasaki ha superado la fiebre reumática como la causa principal de enfermedad coronaria adquirida en los niños.
Enfermedad cardíaca reumática. Por lo general, la fiebre reumática, consecuencia de una faringitis estreptocócica no tratada, puede provocar un daño permanente al corazón, e incluso la muerte. Es más común en niños de entre 5 y 15 años, y se inicia cuando los anticuerpos que el cuerpo produce para luchar contra la infección por estreptococos comienzan a atacar otras partes del cuerpo. Los anticuerpos reaccionan frente a los tejidos de las válvulas del corazón como si se tratara de bacterias estreptocócicas y hacen que las válvulas cardíacas se ensanchen y formen cicatrices. También se puede inflamar o debilitar el músculo cardíaco. Por lo general, cuando la faringitis estreptocócica se trata rápidamente con antibióticos, se puede evitar esta complicación.
Derrame cerebral. Los derrames cerebrales ocurren cuando se interrumpe el suministro de sangre al cerebro o cuando un vaso sanguíneo del cerebro se rompe y derrama sangre en una zona del cerebro, provocando daños en las células del cerebro. Los niños y los infantes que tienen un derrame cerebral pueden sentirse repentinamente débiles o adormecidos, en especial en un lado del cuerpo, y pueden sentir un repentino y fuerte dolor de cabeza, náuseas o vómitos, así como dificultad para ver, hablar, caminar o moverse. Durante la niñez, los derrames son poco comunes.
Hacer mucho ejercicio, tener una dieta nutritiva, mantener un peso saludable y hacerse exámenes médicos en forma regular es la mejor manera de ayudar a mantener un corazón saludable y de evitar problemas a largo plazo, como la presión sanguínea elevada, el colesterol elevado y las enfermedades cardíacas.
Revisado por: Steven Dowshen, MD
Fecha de revisión: mayo de 2010














 LOS SOPLOS CARDIACOS
A pesar de que muchos padres temen lo peor cuando a su hijo le diagnostican un soplo cardíaco, este diagnóstico es, en realidad, muy habitual. De hecho, a muchos niños les detectan un soplo cardíaco en algún momento de su vida. La mayoría de los soplos no deben ser motivo de preocupación y no repercuten sobre la salud del niño.

Entonces, ¿qué es exactamente un soplo cardíaco? En sí misma, la expresión soplo cardíaco no es un diagnóstico de una enfermedad o un problema; pero, para entender lo que significa, es importante saber cómo funciona el corazón.
¿Cómo funciona el corazón
El corazón tiene cuatro cavidades y cuatro válvulas (que funcionan como puertas de sentido único). Las dos cavidades inferiores del corazón, que bombean la sangre, se denominan ventrículos y las dos cavidades superiores, que se llenan de sangre, son las aurículas.
Cuando la circulación sanguínea es normal, la sangre circula de la siguiente forma: la sangre que regresa del cuerpo a la cavidad de llenado derecha (la aurícula derecha) tiene poco oxígeno. Esta sangre pasa a través de una válvula (la válvula tricúspide) a la cavidad de bombeo derecha (el ventrículo derecho) y luego se desplaza a través de la válvula pulmonar hacia los pulmones, para recibir oxígeno. Esta sangre enriquecida con oxígeno regresa a la cavidad de llenado izquierda (la aurícula izquierda) y a través de una válvula (la válvula mitral) pasa a la cámara de bombeo izquierda (el ventrículo izquierdo). Luego la sangre es bombeada a través de la válvula aórtica a todo el cuerpo mediante la aorta, un gran vaso sanguíneo que lleva la sangre a los vasos sanguíneos más pequeños del cuerpo para entregarles oxígeno.
Por medio de un estetoscopio, el médico escucha los sonidos del corazón, para evaluar su estado. El sonido de los latidos normales es producto del cierre de las válvulas cuando el corazón se contrae para empujar la sangre a través del cuerpo. Cuando hay un soplo cardíaco, se produce un sonido extra. En ocasiones, estos sonidos extras son sólo el resultado de un flujo sanguíneo normal que circula por un corazón normal. En otros casos, un soplo puede indicar un problema cardíaco.
¿Cómo se diagnostican los soplos cardíacos?

El soplo se oye cuando se ausculta al niño con un estetoscopio que se apoya en distintas zonas del pecho mientras el corazón late. Los soplos cardíacos pueden escucharse en bebés, así como en niños mayores o en adolescentes. Por supuesto, si el niño está llorando, si no coopera con el médico o si respira fuerte, quizá no sea posible escuchar el soplo. Es de gran ayuda que el niño esté en silencio cuando el médico lo ausculta, porque algunos soplos son muy leves. El médico tal vez le pida a alguno de los padres que calme al niño o que lo siente en su falda mientras dura el examen.
Los soplos cardíacos se clasifican en una escala de intensidad de 1 a 6 (volumen). El grado 1 apenas puede oírse, mientras que el 6 se oye muy fuerte. El pediatra de su hijo se fijará en qué parte del corazón se escucha mejor el soplo, las características del soplo (por ejemplo, si es discordante y agudo o suave y parecido a un soplido), en qué momento del ciclo cardíaco se produce, y si se modifica cuando el niño cambia de posición. Cuando el pediatra de su hijo descubra el soplo, es posible que derive al niño a un cardiólogo infantil para una nueva evaluación.
Es bastante común que se descubra un soplo durante un chequeo, incluso cuando no se escuchó antes. Esto ocurre por varias razones. Los soplos funcionales suelen aparecer y desaparecer, dependiendo del ritmo cardíaco del niño, la posición durante el examen y la presencia de fiebre. Algunos soplos nuevos pueden indicar una afección cardíaca de corta data. Por último, algunas cardiopatías presentes desde el nacimiento (cardiopatías congénitas) quizá no sean lo suficientemente graves al principio como para producir un soplo que pueda detectarse durante el examen.
Debido al error común de creer que todos los soplos cardíacos son graves, es importante que los padres entiendan qué tipo de soplo tiene su hijo y si necesita que le hagan una evaluación más a fondo.
¿Qué es un soplo funcional?
El tipo más habitual de soplo cardíaco es el denominado funcional o inofensivo. Este diagnóstico implica que el soplo es producto de un corazón normal y saludable. Puede aparecer y desaparecer a lo largo de la infancia. Suele desaparecer por sí solo a medida que el niño va creciendo y no supone ningún riego para la salud.
Los niños que tienen soplos funcionales no requieren una dieta especial, restringir sus actividades ni ningún otro tratamiento especial. Tampoco deben tomar antibióticos antes de ir al dentista. A los niños que son lo bastante mayores como para entender que tienen un soplo se les debe asegurar que no son diferentes de los demás niños. En otras palabras, un soplo funcional es el sonido de un flujo de sangre normal que circula a través de un corazón normal de manera normal. Quizás esta simple analogía sirva para comprenderlo: así como a veces escuchamos el sonido del aire mientras se desplaza por un conducto, o el del agua que fluye por una tubería, también podemos escuchar el sonido de la sangre cuando circula a través del corazón aunque no exista un problema cardíaco.
Las cardiopatías congénitas

Algunos soplos cardíacos pueden indicar que hay un problema en el corazón. Si el pediatra de su hijo sospecha que el niño puede tener algo más importante que un soplo funcional, lo derivará a un cardiólogo infantil, que tal vez le mande hacer o le haga algunas pruebas complementarias, como una radiografía de tórax, un ECG (electrocardiograma), o un ecocardiograma. El ecocardiograma, o “eco”, es un ultrasonido de las estructuras del corazón (cavidades, paredes y válvulas). Registra la circulación de la sangre a través del corazón y permite determinar la dirección y la velocidad del flujo sanguíneo dentro de las estructuras cardíacas.
Alrededor de 1 de cada 100 bebés nace con un problema cardíaco estructural, denominado cardiopatía congénita. Estos bebés pueden presentar síntomas tan pronto como durante los primeros días de vida, o puede parecer que están completamente sanos hasta mucho más adelante. Algunos niños no tendrán ningún síntoma aparte de un soplo cardíaco, pero otros presentarán síntomas que se podrían confundir con otras enfermedades o trastornos.
Entre los síntomas de una enfermedad cardíaca importante en un recién nacido o un bebé, se incluyen los siguientes:
respiración rápida
dificultad para alimentarse
labios azulados o morados (lo que se denomina “cianosis”)
retraso del crecimiento
Los síntomas en un niño o adolescente pueden incluir éstos:
fatiga
dificultad para hacer ejercicio o practicar actividades físicas
dolor de pecho
Si percibe alguno de estos síntomas en su hijo, contacte a su pediatra.
Las cardiopatías congénitas pueden asociarse con anomalías cromosómicas, como la trisomía del par 21 (síndrome de Down) o estar vinculadas a anormalidades genéticas específicas. Los bebés con otros problemas de nacimiento también pueden padecer cardiopatías congénitas. La exposición a ciertas sustancias químicas, incluyendo el alcohol, o los medicamentos que se tomaron antes del nacimiento pueden asociarse con cardiopatías congénitas. Aunque algunos padres pueden tener más de un hijo con una cardiopatía, en la mayoría de los casos, las cardiopatías no se consideran hereditarias. Sin embargo, mayormente, los niños con cardiopatías congénitas no presentan factores de riesgo conocidos.
La salud de la madre durante el embarazo también juega un papel importante. Las mujeres que tienen más probabilidades de dar a luz a un hijo con una cardiopatía son aquellas a las cuales les ocurre lo siguiente durante el embarazo:
contraen rubéola
tienen una diabetes no tratada o no controlada
tienen fenilcetonuria (un trastorno metabólico de origen genético)
Cardiopatías más frecuentes

Varios tipos de problemas cardíacos pueden cursar con soplos. Dentro de estas afecciones se encuentran las anomalías en el tabique cardíaco, las anomalías en las válvulas, el flujo anormal entre las cavidades del corazón y las salidas (obstrucción del tracto de salida), y los problemas del músculo cardíaco.
Las anomalías en el tabique cardíaco afectan a las paredes entre las cavidades superiores e inferiores del corazón. Cuando hay un orificio en el tabique del corazón, la sangre puede fluir a través de él hacia las otras cavidades cardíacas. Este flujo sanguíneo extra puede provocar un soplo. También puede hacer que el corazón tenga que trabajar demasiado y, por consiguiente, aumente de tamaño. Algunos orificios pueden ser lo bastante grandes como para producir otros síntomas aparte del soplo; otros son de menor tamaño y tal vez se cierren por sí solos con el tiempo.
Las anomalías en las válvulas se generan cuando las válvulas del corazón son angostas, demasiado pequeñas, demasiado gruesas, o presentan algún otro tipo de anormalidad. Las válvulas deformes no permiten que la sangre fluya libremente a través de ellas, por lo que se produce un flujo turbulento. En ocasiones, las válvulas que tienen una morfología anormal pueden no ser eficaces a la hora de impedir que la sangre fluya hacia atrás dentro del corazón. En cualquiera de estos casos, habrá un soplo. La obstrucción del tracto de salida puede generarse cuando la presencia de tejido adicional o músculo cardíaco bloquea el flujo sanguíneo a través del corazón.
Los problemas del músculo cardíaco (cardiomiopatías) pueden hacer que el músculo del corazón presenta la anomalía de volverse más grueso o más débil. Esto puede disminuir la habilidad del corazón para bombear la sangre al cuerpo normalmente.
Un soplo cardíaco es el resultado de un examen, no una enfermedad. El pediatra de su hijo y un cardiólogo infantil pueden determinar si el soplo es funcional (lo cual significa que su hijo está sano) o si existe un problema cardíaco específico. En caso de que haya un problema, un cardiólogo infantil aconsejará la mejor solución.
Revisado por: Steven B. Ritz, MD
Fecha de la revisión: agosto de 2010





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